Riesco infine a fare un blog anche in italiano. Per dire un’ovvietà, o quasi. Tutti in Italia sanno che venerdi’ scorso, Venerdì Santo, si é tenuta una Via Crucis al Colosseo alla presenza del Papa. Romani e non, sono intervenuti numerosissimi, tenendo una candela in mano. L’effetto, di notte, era di grande impatto. Ora, ci si potrebbe sorprendere che la morte del Cristo venga commemorata nel più celebre dei monumenti pagani di Roma.

L’interesse dei papi per il Colosseo é antico. Per esempio, Sisto V, pontefice peraltro lungimirante e benefico per Roma, voleva trasformarlo in una filanda.  La morte del papa ha salvato il Colosseo, almeno in quell’occasione.

Se oggi nell’Anfiteatro Flavio ( é questo il nome che gli davano i romani nell’antichità,  non Colosseo) si tiene una Via Crucis é perché, secondo la tradizione, li’ sarebbero stati martirizzati i cristiani. Ecco, di questo non c’é nessuna prova. Anzi, probabilmente li’ non stati martirizzati affatto. Nondimeno, una causa dubbia ha prodotto un effetto certo, come la commosa riunione dei fedeli, alla presenza del Papa, in un luogo che ha visto molte morti orribili.

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Per concludere, la quasi totalità dei visitatori ignora che nel Colosseo c’é una cappella, dove tutt’ora si celebra la messa. E’ totalmente invisibile dal circuito turistico, si trova nascosta dietro due anonime finestrelle vicino all’ascensore. Una prima cappella – oggi perduta- apparteneva alla Confraternita del Gonfalone, antesignana dell’attuale Via Crucis, perché sino al XVI° secolo teneva rappresentazioni della Passione di Cristo nell’Anfiteatro.

Personalmente, sono affascinato dalla contaminazione tra pagano e cristiano, dai templi tarsformati in chiese, dalle colonne delle porticus riutilizzate nei monumenti cristiani. E dalle torce che illuminavano gli ipogei (il sottosuolo) del Colosseo, dove attendevano i gladiatori, sostituite ora dai lumini dei fedeli , che attendono, dopo la morte, la resurrezione.

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