L’adoro. L’ho scoperta oggi.  Era mimetizzata in un mondo antico d’avorio, tra un Ercole roboante e una rumorosa caccia ai leoni. Lei, invece, quieta, direi anche allegra, da duemila anni aspetta i clienti, nella sua tenuta professionale, ornata solo di parrucca e gioielli. Oppure…no,  é una ragazza alla quale l’amante ha detto « Preparati, scendo un momento a comprare il garum e torno » e é sparito per sempre. Lei aspetta il fil di fumo, da duemila anni. Anzi, no, il sesso non c’entra. E’ tornata da un ballo, si é spogliata e  improvvisamente ha guardato dalla finestra. Ha visto l’ermo colle e si é arrestata a immaginare gl’interminati spazi, sovrumani silenzi, e profondissima quiete. In verità, ora che guardo meglio, é un frammento antico, é poggiata su una base, ecco, é una statua, ma vista come la vede solo la donna delle pulizie del museo. Doveva essere il profilo preferito dall’artista che ha creato questo piccolo, sorprendente avorio del Museo Profano.

Ingres Valpinçon

E’  di una modernità da far sembrare prolissa la Baigneuse Valpinçon di Ingres.